Venerdì, 21 Novembre 2014

Valorizzazione del processo di trattamento dei rifiuti da C&D attraverso la marcatura CE dei prodotti e recupero dei fanghi di lavaggio

Condividi su

I rifiuti derivanti da attività di demolizione e costruzione di edifici o da scavi di manti stradali sono considerati rifiuti speciali (art. 184 D.Lgs 152/2006) e devono pertanto essere smaltiti o recuperati senza recare danni all’ambiente e alla salute dell’uomo. Il principale problema dei rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) non è legato alla loro pericolosità, relativamente bassa, ma alla quantità di materiale prodotto. Per questo motivo, negli ultimi anni si sta affermando la pratica del riciclaggio che permette di ridurre i materiali da destinare alle discariche autorizzate, lasciando spazio ad altre tipologie di rifiuti per i quali non esiste una procedura consolidata di recupero alla fine del ciclo di vita. L’impiego di aggregati riciclati nelle costruzioni civili ha portato a numerosi vantaggi da un punto di vista sia economico, sia ambientale. Il riutilizzo di scarti edilizi e stradali, infatti, permette di ridurre le attività estrattive da cave e il conseguente consumo di risorse naturali, le quali presentano costi più elevati rispetto agli aggregati riciclati, pertanto definiti: Materia Prima Seconda (MPS) [1]. Nella classificazione CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) i prodotti da attività di C&D sono elencati nel capitolo 17 come “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compresi i terreni di bonifica)”.